Zero waste
Bruxelles lavora a una revisione delle normative con l’obiettivo di ridurre lo spreco alimentare

Bruxelles lavora a una revisione delle normative con l’obiettivo di ridurre lo spreco alimentare

Commissione Ue per la revisione delle norme sulla data di scadenza degli alimenti il cui obiettivo è quello di combattere lo spreco alimentare

La misura in discussione nel lungo percorso iniziato nel 2020 da parte della Commissione UE dedicata nell’ambito della strategia Farm to Fork, avrebbe dovuto far parte di un pacchetto più ampio di misure sull’etichettatura, tra cui quella di origine e quella nutrizionale fronte pacco.

L’obiettivo principe della modifica della dicitura sui prodotti da “consumare entro il” a “spesso buono oltre”, è quello di ridurre lo spreco alimentare che da recenti statistiche europee ha superato i 100 kg procapite.

Secondo l’esecutivo Ue, «la maggior parte dei consumatori non comprende appieno la distinzione attuale tra le etichette “da consumare entro”, come indicatore di sicurezza, e “da consumarsi preferibilmente entro”, come indicatore di qualità». Da qui la decisione di optare per una formula più diretta, che dovrebbe essere, appunto, «spesso buono oltre».

Nel grafico è possibile osservare la produzione di rifiuti alimentari, sebbene limitata al 2019, con confronto tra Italia, Europa ed a livello globale.

Osservando la banda verde l’Italia si colloca sulla linea europea di consumo domestico, un valore che però l’Europa vorrebbe ribassato per combattere lo spreco alimentare.

Interrogata su questa variazione, l’associazione Altroconsumo dichiara: “per alcuni alimenti è essenziale rispettare la data di scadenza. Con altri si può essere più flessibili perché la data è solo indicativa”. Nello specifico, ricorda l’associazione, “la data di scadenza viene indicata sulle confezioni o sulle etichette di alcuni alimenti: è la dicitura ‘da consumare entro‘ seguita dal giorno e dal mese. Questa indicazione ci dice la data entro cui un alimento deve essere consumato. Pensiamo ad esempio agli alimenti delicati, come una tartare di pesce crudo: dal giorno successivo alla scadenza l’alimento deve essere considerato scaduto, perché consumarlo può essere pericoloso per la salute”.

La dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” seguita da mese, anno e in alcuni casi dal giorno, indica invece fino a quando un prodotto alimentare (come la pasta, la farina, i biscotti) conserva le sue caratteristiche specifiche – nutrizionali e di gusto, aspetto e aroma – se si rispetta un’adeguata conservazione. Raggiunto o superato il giorno indicato sulla confezione non sono dannosi per la salute e possono essere ancora consumati: l’alimento è ancora commestibile, in certi casi addirittura per mesi.

Lo spreco alimentare

Lo spreco alimentare è un problema globale che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, e una delle principali cause di questo spreco è dovuta alle scadenze degli alimenti.

Molti consumatori tendono a buttare via gli alimenti quando questi raggiungono la data di scadenza, anche se spesso questi prodotti sono ancora commestibili. Ciò comporta uno spreco di cibo enorme, che ha conseguenze negative sull’ambiente e sulla società.

In primo luogo, lo spreco alimentare ha un impatto significativo sull’ambiente. Gli alimenti non consumati finiscono spesso nelle discariche, dove producono gas a effetto serra e altri agenti inquinanti che danneggiano la salute umana e il pianeta. Inoltre, gli alimenti che vengono sprecati richiedono una grande quantità di risorse per essere prodotti, come acqua, energia e fertilizzanti, e lo spreco di questi prodotti aumenta il consumo di queste risorse.

In secondo luogo, lo spreco alimentare ha un impatto sociale significativo. Molti paesi del mondo soffrono di fame e malnutrizione, e lo spreco di cibo rappresenta un enorme spreco di risorse che potrebbero essere utilizzate per nutrire coloro che ne hanno bisogno. Inoltre, lo spreco di cibo ha anche un impatto economico, poiché i produttori di alimenti devono sostenere costi elevati per produrre cibo che alla fine viene sprecato.

Per ridurre lo spreco alimentare dovuto alle scadenze degli alimenti, i consumatori possono fare diverse cose. In primo luogo, è importante leggere le etichette dei prodotti e capire la differenza tra “scadenza” e “consumare entro“. I prodotti che hanno superato la data di scadenza non dovrebbero essere consumati, ma spesso i prodotti che hanno superato la data “consumare entro” possono ancora essere consumati in sicurezza.

Inoltre, i consumatori possono cercare di acquistare solo ciò che effettivamente necessitano e pianificare i pasti con anticipo per evitare di acquistare cibo che alla fine non viene consumato. Inoltre, è possibile utilizzare tecniche di conservazione degli alimenti, come il congelamento, per prolungare la durata di conservazione degli alimenti.

Infine, i produttori di alimenti possono anche fare la loro parte per ridurre lo spreco di cibo, producendo solo la quantità necessaria di alimenti e utilizzando tecniche di conservazione che riducono lo spreco. Inoltre, i supermercati possono anche prendere misure per ridurre lo spreco alimentare, come la riduzione dei prezzi per i prodotti vicini alla scadenza o la donazione di cibo non venduto a organizzazioni benefiche.

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