Long-range transport of dust enhances oceanic iron bioavailability

“Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio.”

Antoine de Saint-Exupery

Il Sahara, il deserto più grande del mondo, potrebbe avere un’influenza vitale sull’ecosistema marino dell’Oceano Atlantico. La sabbia desertica, ricca di ferro, viene trasportata nell’atmosfera e depositata nell’oceano attraverso i venti. La presenza di ferro nell’oceano atlantico ha un impatto significativo sul ciclo del carbonio e sulla biodisponibilità degli elementi essenziali per gli organismi marini. Questa dinamica del ferro riveste un ruolo chiave nelle regioni oceaniche, con conseguenze ancora da scoprire. Scopriamo insieme come la chimica atmosferica trasforma il ferro e quali sono gli effetti di questa inaspettata fonte di fertilizzante per l’oceano atlantico.

L’influenza vitale della sabbia del deserto

La sabbia del deserto svolge un ruolo vitale nell’ecosistema marino dell’Oceano Atlantico, influenzando diversi processi chimici e biologici. Uno degli aspetti più rilevanti è la sua capacità di trasformare il ferro presente nell’atmosfera. Infatti, la chimica atmosferica favorisce l’ossidazione del ferro contenuto nella sabbia, rendendolo più biodisponibile per gli organismi marini. Questo processo di trasformazione del ferro ha un impatto significativo sul ciclo del carbonio, poiché il ferro funge da nutriente essenziale per le alghe oceaniche. L’aumento della biodisponibilità del ferro grazie alla sabbia del deserto contribuisce quindi all’aumento della produttività biologica nell’oceano, influenzando l’intero ecosistema marino. Comprendere le dinamiche del ferro nelle regioni oceaniche è fondamentale per valutare l’equilibrio ecologico e le interazioni tra gli organismi marini e l’ambiente circostante.

Ubicazione dei siti IODP 658, 659, 1062 e 1063 con dati sul Fe.
La mappa di base mostra le stime per la deposizione di polvere (g m-2 y-1) - in particolare il trasporto di polvere africana attraverso l'oceano superficiale. I dati sul flusso di polvere provengono da Jickells et al. (2005), Mahowald et al. (1999) e Ginoux et al. (2001); tutti gli altri dati provengono da questo studio. Il Fe altamente reattivo (FeHR) per ogni sito è normalizzato al Fe totale (FeT) per distinguere gli arricchimenti o le carenze relative nel pool FeHR. Sono mostrate anche le composizioni isotopiche del Fe (δ56Fe) per vincolare le diverse fonti di Fe.

La chimica atmosferica che trasforma il ferro

La chimica atmosferica svolge un ruolo cruciale nella trasformazione del ferro presente nell’atmosfera. Le particelle di sabbia provenienti dal Sahara possono contenere tracce di ferro, che vengono trasportate dall’aria e depositate nell’Oceano Atlantico attraverso il processo noto come deposizione atmosferica. Una volta che il ferro raggiunge l’oceano, subisce una serie di reazioni chimiche che ne modificano la sua forma e la sua biodisponibilità per gli organismi marini. Queste reazioni includono l’ossidazione del ferro, la formazione di complessi organici e l’interazione con altre sostanze chimiche presenti nell’ambiente marino. La chimica atmosferica che trasforma il ferro è quindi fondamentale per comprendere come questo elemento influenzi l’ecosistema marino e il ciclo del carbonio.

Rilevando la presenza di ferro nell’oceano atlantico

La rilevazione della presenza di ferro nell’Oceano Atlantico è un’indagine scientifica di fondamentale importanza per comprendere l’ecosistema marino. Il ferro è un elemento essenziale per la vita, in quanto svolge un ruolo chiave nella crescita delle alghe e delle piante marine. Gli scienziati hanno scoperto che la sabbia del deserto del Sahara può essere trasportata dall’atmosfera fino all’oceano, fornendo una fonte significativa di ferro. Questo processo avviene attraverso la chimica atmosferica, in cui il ferro viene trasformato in una forma solubile che può essere assorbita dagli organismi marini. La rilevazione accurata della presenza di ferro nell’Oceano Atlantico è fondamentale per comprendere le dinamiche del ciclo del carbonio e valutare l’impatto sull’ecosistema marino. Queste informazioni consentono agli scienziati di studiare la biodisponibilità del ferro e comprendere come influisce sulle comunità biologiche oceaniche.

Trasporto moderno di polveri sull’Oceano Atlantico settentrionale.
(A) Mappa della profondità ottica dell'aerosol di polvere (AOD) sul Nord Atlantico che mostra il trasporto di polvere africana attraverso l'Oceano Atlantico settentrionale durante l'estate boreale [giugno-luglio-agosto-settembre (JJAS)] e l'inverno boreale [dicembre-gennaio-febbraio-marzo (DJFM)]. L'AOD è una misura dell'estinzione del fascio solare da parte di polvere e foschia. È un numero adimensionale legato alla quantità di aerosol nella colonna verticale dell'atmosfera sopra il luogo di osservazione. (B) Flusso di assorbimento del Fe modellato con ecoGEnIE. La freccia grigia indica le polveri africane che vengono trasportate dal Nord Africa attraverso l'Oceano Atlantico.

Impatto sull’ecosistema marino: biodisponibilità e ciclo del carbonio

L’effetto sull’ecosistema marino derivante dalla presenza di ferro nell’Oceano Atlantico è strettamente correlato alla biodisponibilità di questo elemento e al ciclo del carbonio. Il ferro, infatti, svolge un ruolo chiave nel controllo della crescita delle alghe marine, che sono organismi fotosintetici responsabili della fissazione del carbonio atmosferico. La presenza di ferro nell’oceano favorisce la proliferazione di queste alghe, aumentando la produzione primaria e l’assorbimento di anidride carbonica. Questo processo ha un impatto diretto sulla regolazione del clima, in quanto il carbonio viene trasferito dagli organismi marini agli strati più profondi dell’oceano durante il loro ciclo vitale. Pertanto, la comprensione delle dinamiche del ferro e della sua biodisponibilità nell’Oceano Atlantico è fondamentale per valutare gli effetti sul ciclo del carbonio e sull’intero ecosistema marino.

Dinamiche del ferro: un ruolo chiave nelle regioni oceaniche

Nelle regioni oceaniche, le dinamiche del ferro svolgono un ruolo cruciale nell’ecosistema marino. Il ferro è un elemento essenziale per la vita e la sua presenza o assenza può avere un impatto significativo sulla biodiversità marina. La quantità di ferro disponibile nell’oceano atlantico è determinata da processi chimici atmosferici che trasformano il ferro presente nella sabbia del deserto del Sahara. Questo fenomeno, noto come rilevamento della presenza di ferro nell’oceano atlantico, ha importanti conseguenze per il ciclo del carbonio. L’aumento della biodisponibilità del ferro può stimolare la crescita di organismi fotosintetici come le alghe, che assorbono il carbonio dall’atmosfera durante la fotosintesi. Di conseguenza, l’incremento della presenza di ferro nell’oceano atlantico può influenzare direttamente il bilancio del carbonio a livello globale. Pertanto, comprendere le dinamiche del ferro è fondamentale per valutare l’impatto dell’oceano atlantico sull’ambiente e l’interconnessione tra gli ecosistemi terrestri e marini.

Schema generalizzato del ciclo biogeochimico del ferro.
La principale fonte di Fe in oceano aperto è la polvere rilasciata dall'atmosfera. FeT: totale, FeHR: Fe altamente reattivo (Fe almeno parzialmente biodisponibile al momento della deposizione) e FeSol: Fe solubile (Fe biodisponibile che viene prontamente utilizzato per la produttività primaria). (A) La fonte della polvere proviene dal deserto del Sahara. (B) L'erosione da parte del vento di suoli contenenti ossidi e silicati di Fe porta al trasporto delle polveri verso il mare. Le particelle più grosse affonderanno rapidamente, mentre quelle più piccole viaggeranno più a lungo nell'atmosfera e rimarranno più a lungo nell'oceano superficiale. (C) L'elaborazione atmosferica può aumentare la solubilità e la biodisponibilità del Fe. (D) Nell'oceano, il FeSol viene rimosso dal sistema tramite dissoluzione e assimilato dal fitoplancton. Il Fe disciolto non rimane in soluzione nell'acqua di mare ossigenata, poiché l'ossidazione a Fe(III) è rapida e l'acqua di mare è prossima alla saturazione con ossidi di ferro. (E) I sedimenti dei siti prossimali mostrano valori relativamente bassi di FeT dovuti alla dissoluzione dei carbonati e valori relativamente alti di FeSol e FeHR/FeT. (F) I sedimenti dei siti distali mostrano una diminuzione del FeSol dovuta alla sua dissoluzione e rimozione da parte dei produttori primari nell'oceano superficiale, che porta a valori bassi di FeSol e FeHR/FeT nei sedimenti sottostanti.

Kenlee B, Owens JD, Raiswell R, Poulton SW, Severmann S, Sadler PM and Lyons TW (2024) Long-range transport of dust enhances oceanic iron bioavailability. Front. Mar. Sci. 11:1428621. doi: 10.3389/fmars.2024.1428621

In conclusione…

La sabbia del deserto del Sahara si rivela un elemento sorprendente per l’oceano Atlantico, influenzando in modo vitale il ciclo del carbonio e la biodisponibilità di nutrienti essenziali come il ferro. Questa scoperta ha aperto nuove prospettive sulla chimica atmosferica e sulle dinamiche degli oceani, evidenziando l’importanza di approfondire la comprensione di questi processi per preservare l’ecosistema marino. Tuttavia, molte domande rimangono ancora senza risposta: quali sono gli effetti a lungo termine dell’aumento della presenza di ferro nell’oceano Atlantico? Come influenzerà l’ecosistema marino nel corso dei prossimi decenni? Queste incognite offrono spunti di riflessione per futuri studi e ricerche. La scoperta del ruolo chiave del Sahara come fertilizzante inaspettato per l’oceano Atlantico solleva nuove sfide e opportunità per comprendere meglio il nostro pianeta e le sue intricatissime interconnessioni.

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