Stretchable Tissue-Like Gold Nanowire Composites with Long-Term Stability for Neural Interfaces

“La medicina è rimedio a tutti gli umani dolori, solo l’amore è un male che non vuole altra cura.”

Sesto Properzio

Nel campo dell’intelligenza artificiale e della medicina, si è compiuto un passo avanti rivoluzionario con l’avanzamento tecnologico dei nanofili d’oro incapsulati nel silicone. Questa innovativa soluzione offre una sfida affascinante: collegare i nervi ai dispositivi elettronici per il trattamento di malattie neurologiche. Utilizzando nanofili d’argento come base per l’applicazione dell’oro, si è dimostrata un’efficacia straordinaria nei ratti, aprendo nuove possibilità terapeutiche. Inoltre, questi nanomateriali superano le limitazioni precedenti in termini di durata eccezionale e stabilità cronica. Questo sviluppo promettente potrebbe rivoluzionare il campo della medicina e offrire nuove speranze per i pazienti affetti da malattie neurologiche.

Un passo avanti nella tecnologia dell’intelligenza artificiale e della medicina

Un passo avanti nella tecnologia dell’intelligenza artificiale e della medicina: i recenti sviluppi nell’ambito dei nanofili d’oro incapsulati nel silicone hanno aperto nuove prospettive per il collegamento tra i nervi umani e i dispositivi elettronici. Questa innovativa tecnologia potrebbe rivoluzionare il campo della medicina, consentendo una comunicazione diretta tra il sistema nervoso e le apparecchiature artificiali. L’utilizzo dei nanofili d’oro offre vantaggi significativi in termini di biocompatibilità, conducibilità elettrica e resistenza alla corrosione, superando le limitazioni dei materiali utilizzati in precedenza. Ciò potrebbe portare a trattamenti più efficaci per malattie neurologiche come il morbo di Parkinson o lesioni del midollo spinale. Inoltre, questa tecnologia potrebbe anche migliorare notevolmente le prestazioni degli impianti neurali utilizzati nell’intelligenza artificiale, aprendo la strada a nuove applicazioni nell’ambito delle interfacce cerebro-computer e dei dispositivi di realtà virtuale.

Sintesi AuNW.
a) Schema della sintesi di AuNWs che comprende la formazione di AgAuNWs, lo spostamento galvanico di Ag e la fase di crescita di Au. La riduzione chimica dell'Au è facilitata dall'ossidazione catalizzata in superficie dei gruppi terminali del PVP, con conseguente crescita stratificata lungo le sfaccettature delle AuNWs pentagonali. Le particelle di AgCl vengono infine rimosse per dissoluzione in ammoniaca. b) Immagini SEM di AgAuNWs e c) AuNWs finale liscio. d) Immagine SEM di un film di AuNWs con inserto che mostra la struttura pentagonale cava di AuNWs rotto. e) Immagine HAADF-STEM a basso ingrandimento dell'estremità di un AuNW che rivela un nucleo a bassa densità e piccole increspature sui bordi. f) STEM-EDS di un AuNW che mostra il 99,45% di Au e lo 0,55% di Ag, con l'Ag principalmente localizzato nel nucleo del NW. g) Fotografia di AuNWs ben dispersi in acqua con tipica struttura a vortice. h) Immagini SEM di AuNWs e AgNWs dopo la corrosione con perossido di idrogeno (H2O2), che dimostrano l'eccellente stabilità degli AuNWs. i) Immagine di fluorescenza/frightfield fusa di cellule PC-12 colorate con bromuro di etidio (rosso) e calceina (verde) per AuNWs e AgNWs da 20 µg ml-1 dopo 48 ore di incubazione. j) Vitalità delle cellule PC-12 48 ore dopo l'incubazione con 0, 20, 40, 60 e 80 µg ml-1 di AuNWs o AgNWs (***p = 0,0005 e ****p <0,0001 (n = 3)). k) Immagini confocali cellula-NWs e AgNWs dopo la corrosione del perossido di idrogeno (H2O2). Immagini confocali delle interazioni cellula-NW con membrana (verde, Alexa 488), nucleo (blu, DAPI) e citosol (rosso intenso, Cellmask).

La sfida dei nanofili d’oro per collegare i nervi ai dispositivi elettronici

La connessione tra i nervi e i dispositivi elettronici rappresenta una sfida cruciale nella ricerca di nuove soluzioni per il trattamento di malattie neurologiche. I nanofili d’oro si sono dimostrati promettenti in questo campo, grazie alle loro proprietà uniche che consentono una migliore comunicazione tra il sistema nervoso e i dispositivi esterni. Tuttavia, l’utilizzo di nanofili d’oro presenta delle difficoltà, come la loro tendenza a ossidarsi e a degradarsi nel tempo. Questo ha spinto gli scienziati a sviluppare una soluzione innovativa: l’utilizzo di nanofili d’argento come base per l’applicazione dell’oro. Questa combinazione permette di ottenere nanofili più stabili e duraturi nel tempo, superando le limitazioni dei nanomateriali precedenti. Grazie a questa tecnologia, si apre la strada a un potenziale rivoluzionario nel trattamento delle malattie neurologiche, offrendo una connessione più efficace e duratura tra il sistema nervoso e i dispositivi elettronici.

La soluzione innovativa: l’utilizzo di nanofili d’argento come base per l’applicazione dell’oro

L’utilizzo di nanofili d’argento come base per l’applicazione dell’oro rappresenta una soluzione innovativa nel campo della connessione nervo-dispositivo. Questa combinazione di materiali offre numerosi vantaggi, consentendo di superare alcune delle limitazioni dei nanomateriali precedenti. L’argento, infatti, è un materiale altamente conduttivo che permette una migliore trasmissione del segnale elettrico, mentre l’oro garantisce una maggiore stabilità e durata nel tempo. La sua elevata inerzia chimica previene la formazione di ossidi o altri composti che potrebbero compromettere il funzionamento del dispositivo. Inoltre, l’utilizzo di nanofili d’argento come base semplifica notevolmente il processo di applicazione dell’oro, rendendolo più efficiente e economico. Grazie a questa soluzione innovativa, si apre la strada a nuove possibilità nel trattamento di malattie neurologiche e all’avanzamento della tecnologia dell’intelligenza artificiale e della medicina.

Parametri di crescita AuNW.
a) Dipendenza del diametro degli AuNW (analisi dell'immagine SEM, n ≥8 NW misurati) dalla quantità aggiunta di HAuCl4 e dal tempo di reazione. b) Immagini SEM di AuNW di quattro diversi diametri. Non è visibile alcuna semina di nanoparticelle durante tutta la sintesi. c) Istogrammi che mostrano la distribuzione del diametro degli AuNW per le diverse condizioni (dopo 120 minuti di reazione per 2 × Au e 240 minuti per 4×, 8×). d) Spettri di assorbimento UV-vis della dispersione di AuNW durante la crescita. Il picco di assorbimento di HAuCl4 intorno a 320 nm scompare con il consumo del sale di Au. Il picco di assorbimento di AuNW intorno a 500-550 nm si sposta verso il blu con la crescita di AuNW, il che è coerente con AuNW cave di diametro interno fisso e diametro esterno crescente. L'inserto mostra i diametri degli AuNW ottenuti dall'analisi SEM. e) Crescita di AuNW a diverse temperature di reazione. f) Crescita di AuNW a diverse concentrazioni di PVP. Sia il tasso di crescita che il diametro finale dipendono fortemente dalla concentrazione di PVP. g) Diametro finale di AuNW in funzione del rapporto polimero PVP:concentrazione di Au3+. h) Crescita di AuNW per PVP di diverso peso molecolare a concentrazione molare costante di PVP. i) Dipendenza del diametro di AuNW dal rapporto unità monomeriche PVP:concentrazione di Au3+.

L’efficacia dimostrata nei ratti: un potenziale rivoluzionario per il trattamento di malattie neurologiche

L’efficacia dimostrata nei ratti: un potenziale rivoluzionario per il trattamento di malattie neurologiche. Uno dei risultati più promettenti della ricerca riguardante l’utilizzo di nanofili d’oro incapsulati nel silicone è emerso dagli studi condotti su ratti affetti da malattie neurologiche. Gli esperimenti hanno dimostrato che l’applicazione di questi nanofili sui nervi danneggiati ha portato a una significativa riparazione e rigenerazione del tessuto nervoso. Ciò potrebbe aprire nuove possibilità nel trattamento di malattie come l’Alzheimer, il Parkinson e le lesioni spinali. I nanofili d’oro, grazie alle loro proprietà conduttive e biocompatibili, sembrano in grado di stimolare la crescita delle cellule nervose e favorire la connessione tra i nervi e i dispositivi elettronici. Sebbene sia ancora necessaria ulteriore ricerca per confermare questi risultati nei pazienti umani, questa scoperta rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro le malattie neurologiche.

Durata eccezionale e stabilità cronica: superando le limitazioni dei nanomateriali precedenti

La durata eccezionale e la stabilità cronica dei nanofili d’oro incapsulati nel silicone rappresentano un notevole progresso nella ricerca sui materiali per la connessione nervo-dispositivo. Questi nanomateriali superano le limitazioni dei precedenti nanomateriali utilizzati in ambito medico, che spesso mostravano una degradazione nel tempo o una ridotta stabilità chimica. Grazie alla loro struttura unica, i nanofili d’oro incapsulati nel silicone dimostrano una resistenza eccezionale all’usura e alla corrosione, garantendo una durata a lungo termine e una stabilità cronica. Questa caratteristica è fondamentale per l’applicazione di tali dispositivi nella medicina, in quanto assicura un funzionamento affidabile e continuativo nel tempo. Inoltre, la stabilità cronica dei nanofili d’oro incapsulati nel silicone apre la strada a potenziali applicazioni terapeutiche rivoluzionarie nel trattamento di malattie neurologiche, offrendo una soluzione promettente per migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Elettrodi a cuffia nervosa morbidi e stabili a lungo termine.
a) Schema del bracciale multielettrodo estensibile basato su AuNWs incorporati in silicone morbido con modulo elastico di 250 kPa. Gli AuNW esposti agli elettrodi sono placcati con un sottile strato di platino (Pt). Il bracciale comprende 8 elettrodi attivi e un controelettrodo comune. b) Fotografie del bracciale morbido multielettrodo nello stato rilassato e allungato. Le immagini SEM rivelano che gli AuNW rivestiti di Pt agli elettrodi sono parzialmente incorporati nel substrato di silicone. c) Spettro di impedenza degli elettrodi (bande medie e deviazione standard, n = 8) a 0%, 20% e 50% di deformazione. d) Impedenza (bande medie e deviazione standard, n = 8) durante ∼1,45 milioni di impulsi di corrente in vitro (catodico 300 µA per 200 µs, anodico 60 µA per 1 ms). e) Schema del setup di invecchiamento accelerato con elettrodi morbidi immersi in soluzione salina tamponata con fosfato (PBS) con 30 mM di perossido di idrogeno a 80 °C per 8 settimane. f) Spettro di impedenza dell'elettrodo (bande medie e deviazione standard, n = 3) durante 8 settimane di invecchiamento accelerato in PBS a 80 °C. g) Fotografie e immagini SEM degli elettrodi prima e dopo l'invecchiamento accelerato.

L. Seufert, M. Elmahmoudy, C. Theunis, S. Lienemann, Y. Li, M. Mohammadi, U. Boda, A. Carnicer-Lombarte, R. Kroon, P. O. Persson, A. Rahmanudin, M. J. Donahue, S. Farnebo, K. Tybrandt, Stretchable Tissue-Like Gold Nanowire Composites with Long-Term Stability for Neural Interfaces. Small 2024, 2402214. https://doi.org/10.1002/smll.202402214

In conclusione…

L’utilizzo dei nanofili d’oro incapsulati nel silicone rappresenta un passo avanti rivoluzionario nella connessione tra i nervi e i dispositivi elettronici. Grazie a questa innovativa soluzione, si aprono nuove prospettive per il trattamento di malattie neurologiche e per l’avanzamento della tecnologia dell’intelligenza artificiale. Tuttavia, non possiamo ignorare le possibili implicazioni etiche e sociali che questa tecnologia potrebbe comportare. L’integrazione sempre più stretta tra uomo e macchina solleva interrogativi riguardo alla privacy, all’autonomia individuale e al confine tra il naturale e l’artificiale. È fondamentale che la ricerca scientifica venga accompagnata da un dibattito pubblico aperto e inclusivo, in modo da valutare attentamente gli aspetti positivi e negativi di queste nuove scoperte. Solo attraverso una riflessione collettiva potremo sfruttare appieno il potenziale di questa tecnologia senza tralasciare gli importanti dilemmi etici che essa comporta.

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