Decoupling CO2 from Climate Change

“L’antica distinzione tra uomo e natura, tra abitante di città e abitante di campagna, tra greco e barbaro, tra cittadino e forestiero, non vale più: l’intero pianeta è ormai diventato un villaggio, e di conseguenza il più piccolo dei rioni deve essere progettato come un modello funzionale del mondo intero.”

Lewis Mumford

L’analisi approfondita sulla correlazione tra anidride carbonica e riscaldamento globale è un argomento di grande importanza scientifica e sociale. In questo articolo, esploreremo diverse prospettive e evidenze che riguardano questa connessione controversa. Dalle curve e tendenze che mostrano una mancanza di collegamento diretto, alle osservazioni dei rapporti CO2-temperatura che presentano un contrasto sorprendente, passeremo anche attraverso gli spettri infrarossi e la finestra atmosferica infrarossa per comprendere meglio l’impatto dell’anidride carbonica sull’effetto serra. Inoltre, analizzeremo il ruolo del vapore acqueo e delle nuvole nell’effetto serra, concentrandoci sull’importanza delle nuvole nel trasferimento di calore. Questo studio mira a stimolare la curiosità dei lettori e a fornire una panoramica esaustiva su questa tematica complessa.

Le curve e le tendenze: la mancanza di una connessione

Una delle questioni più dibattute nel campo del cambiamento climatico è la presunta correlazione tra l’anidride carbonica (CO2) e il riscaldamento globale. Tuttavia, uno studio approfondito delle curve e delle tendenze dei dati mette in dubbio questa connessione. Le analisi hanno dimostrato che, nonostante l’aumento costante delle emissioni di CO2 nell’atmosfera, non c’è una corrispondente tendenza al riscaldamento globale. Questo contrasto sorprendente solleva domande sulla presunta relazione causa-effetto tra CO2 e temperatura. I dati raccolti indicano che ci sono molteplici fattori che influenzano il clima terrestre e che il riscaldamento globale potrebbe essere il risultato di complesse interazioni tra vari agenti atmosferici. Pertanto, è necessario condurre ulteriori ricerche per comprendere appieno i meccanismi che regolano il clima e l’effetto dell’anidride carbonica sul riscaldamento globale.

Questa figura è una combinazione delle variazioni di temperatura (in alto) e di concentrazione di CO2 (in basso).
Inizia oggi al tempo zero e risale a quasi 600 milioni di anni fa. La curva superiore è un'estrapolazione di un progetto dello Smithsonian Institute guidato da Scott Wing e Paul Huber e aggiornata alla temperatura media mondiale attuale di 59˚F nel 2023. La curva inferiore proviene dai dati assemblati da Berner, R.A. e Z. Kothavala, aggiornati al 2023 con una concentrazione attuale di CO2 di 421 ppmv.
Cambiamenti climatici su lunghi periodi. Fornisce una solida prova che il cambiamento climatico è reale. Le misurazioni tramite proxy sono solo stime. I risultati possono variare da una località all'altra.
La figura non determina la causalità o se la CO2 abbia avuto una qualche influenza sulla temperatura. Sebbene alcuni possano considerare il cambiamento climatico e la CO2 un unico problema, questo studio dimostra che sono completamente separati e distinti.

Le osservazioni dei rapporti anidride carbonica-temperatura: un contrasto sorprendente

Uno degli aspetti più interessanti nella comprensione del cambiamento climatico è l’analisi dei rapporti tra l’anidride carbonica (CO2) e la temperatura. Sorprendentemente, non sembra esserci una correlazione diretta tra l’aumento della concentrazione di CO2 nell’atmosfera e l’aumento della temperatura globale. Mentre i modelli climatici hanno generalmente previsto un aumento lineare della temperatura in risposta all’aumento dei livelli di CO2, le osservazioni reali suggeriscono un quadro più complesso. Alcuni periodi storici hanno mostrato un aumento della CO2 senza un corrispondente aumento della temperatura, mentre altri hanno mostrato un aumento della temperatura senza un aumento significativo della CO2. Questo contrasto sorprendente solleva domande sulle dinamiche complesse che influenzano il clima terrestre e sottolinea la necessità di ulteriori ricerche per comprendere appieno la relazione tra CO2 e temperatura globale.

Gli spettri infrarossi e la finestra atmosferica infrarossa

Gli spettri infrarossi e la finestra atmosferica infrarossa sono elementi chiave per comprendere la correlazione tra anidride carbonica e riscaldamento globale. Gli spettri infrarossi rappresentano le diverse lunghezze d’onda delle radiazioni emesse dalla Terra. Tra queste, esiste una specifica fascia di lunghezze d’onda chiamata finestra atmosferica infrarossa, in cui l’anidride carbonica non è in grado di assorbire il calore radiante proveniente dalla superficie terrestre. Questo fenomeno permette al calore di essere rilasciato nello spazio senza essere trattenuto dall’anidride carbonica o da altri gas serra. Pertanto, la presenza dell’anidride carbonica nell’atmosfera non influisce direttamente sul riscaldamento globale attraverso l’assorbimento della radiazione infrarossa. Tuttavia, è importante notare che l’aumento della concentrazione di anidride carbonica può comunque contribuire all’aumento della temperatura globale attraverso altri meccanismi, come l’effetto serra indiretto.

Questo grafico è un diagramma dei rapporti CO2/Temperatura presi dai tre periodi di tempo dello studio.
I rapporti e la loro metodologia sono descritti nella discussione sull'analisi comparativa per ciascun periodo di tempo. I rapporti CO2/temperatura sono stati organizzati in valori ascendenti e tracciati per tutti e tre i periodi di tempo.
400 milioni di anni fa e 90 ppmv/˚F che si verificò 38 milioni di anni fa. Nell'ultimo periodo di 1 milione di anni, non c'è stato alcun rapporto superiore a 73 ppmv/˚F.

Il ruolo del vapore acqueo e delle nuvole nell’effetto serra

Il ruolo del vapore acqueo e delle nuvole nell’effetto serra è di fondamentale importanza nel determinare il bilancio energetico della Terra. Il vapore acqueo è il gas serra più abbondante nell’atmosfera e contribuisce in modo significativo all’effetto serra naturale. Infatti, esso trattiene il calore emesso dalla superficie terrestre, impedendo alla radiazione termica di sfuggire nello spazio. Le nuvole, composte da goccioline d’acqua o cristalli di ghiaccio, hanno un ruolo ancora più complesso nell’effetto serra. Da un lato, possono riflettere la radiazione solare verso lo spazio, riducendo l’energia che raggiunge la superficie terrestre. Dall’altro lato, però, possono intrappolare il calore emesso dalla Terra, agendo come una coperta isolante e contribuendo all’aumento della temperatura. È importante studiare attentamente l’interazione tra vapore acqueo, nuvole e radiazione per comprendere meglio l’impatto che questi fattori hanno sul clima globale.

Questo grafico rappresenta la frazione di nuvole ed è riportato sull’asse verticale sinistro. La temperatura è sull’asse verticale destro e l’asse orizzontale rappresenta l’anno di osservazione.
In altre parole, è stata la temperatura a far diminuire le nuvole o viceversa. Tuttavia, l'analisi del trasferimento di calore e delle riflessioni supporta l'idea che le nuvole siano state la forza trainante.
Esperti come Charles Blaisdell hanno evidenziato singole deviazioni che potrebbero aver causato alcuni picchi. Egli indica le ceneri vulcaniche del Monte Pinatubo all'inizio degli anni '90 e il disboscamento della foresta amazzonica. Ma questo non spiega la tendenza. Alcuni sostengono che potrebbe trattarsi di una combinazione dell'AMO (Oscillazione multidecadale atlantica) nell'emisfero settentrionale, che ha un periodo ricorrente di 60-80 anni, e della PDO (Oscillazione decadale del Pacifico), detta anche El Nino. Altri esperti ritengono che le formazioni nuvolose siano a volte come eventi del Cigno Nero, cioè un evento imprevedibile che va oltre le normali aspettative. Tuttavia, potrebbero esserci delle prove osservative di causalità.

Nelson, M. and Nelson, D. (2024) Decoupling CO2 from Climate Change. International Journal of Geosciences, 15, 246-269. doi: 10.4236/ijg.2024.153015.

In conclusione…

Le analisi approfondite sulla correlazione tra anidride carbonica e riscaldamento globale hanno portato a diverse conclusioni sorprendenti. Le curve e le tendenze dei dati non mostrano una connessione diretta tra i livelli di CO2 e il riscaldamento del pianeta. Inoltre, gli osservatori dei rapporti CO2-temperatura hanno trovato un contrasto notevole tra le aspettative teoriche e le osservazioni reali. Gli spettri infrarossi e la finestra atmosferica infrarossa offrono ulteriori dettagli su come l’anidride carbonica interagisce con l’energia solare e termica. Inoltre, il vapore acqueo e le nuvole svolgono un ruolo fondamentale nell’effetto serra, influenzando il trasferimento di calore nell’atmosfera. Tuttavia, un aspetto cruciale che richiede ulteriori indagini è l’importanza delle nuvole nel trasferimento di calore. Come influiscono sul bilancio energetico del nostro pianeta? Questa domanda rimane aperta per la riflessione e potrebbe essere la chiave per comprendere meglio il complesso sistema climatico della Terra.

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