La scorsa settimana il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è recato in Sud America, visitando prima l’Argentina e successivamente il Cile ed il Brasile.
Una normale notizia di politica estera, un viaggio verso paesi emergenti per raffozzare i rapporti tra il Sud America e l’Europa. Ma il vero motivo di questo viaggio si nasconde nelle grandi scorte di terre rare e litio di cui i tre paesi sono produttori.
La speranza del cancelliere Olaf Scholz è quella di assicurarsi ulteriori forniture di litio, di cui hanno bisogno colossi automobilistici come Mercedes-Benz Group AG e Volkswagen AG per le loro batterie di veicoli elettrici.
Da quanto emerge dal grafico sottostante, infatti, escludendo grandi ed avanzate nazioni come l’Australia e la Cina, sono ben pochi i produttori di litio; non a caso la zona è definita il triangolo del litio e rappresenta circa il 56% per cento della fornitura mondiale di litio.
I principali Paesi sviluppati, come la Germania, sono in forte competizione per l’accaparramento di risorse sempre più scarse e l’accesso ai metalli e alle terre rare è fondamentale per la transizione verso economie più pulite e tecnologicamente avanzate.
Nella corsa globale per molte materie prime, la Cina è diventata il fornitore o il trasformatore dominante, il che ha generato allarmismo sul fatto che il governo di Pechino eserciti un’influenza eccessiva sulle nazioni con cui ha rapporti.
Questi allarmi risuonano soprattutto in Germania, che negli ultimi decenni ha costruito una forte dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili e terre rare russe. Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin, il governo di Scholz sta cercando di diversificare i fornitori dei materiali di cui ha bisogno per far funzionare la sua economia.
L’uso più importante del litio è quello delle batterie ricaricabili per telefoni cellulari, computer portatili, fotocamere digitali e veicoli elettrici. Il litio è utilizzato anche in alcune batterie non ricaricabili per oggetti come pacemaker cardiaci, giocattoli e orologi.
Il litio metallico viene trasformato in leghe con alluminio e magnesio, migliorandone la resistenza e rendendole più leggere. Una lega di magnesio e litio è utilizzata per i rivestimenti delle armature. Le leghe di alluminio-litio sono utilizzate negli aerei, nei telai delle biciclette e nei treni ad alta velocità.
L’ossido di litio è utilizzato in vetri speciali e ceramiche di vetro. Il cloruro di litio è uno dei materiali più igroscopici conosciuti e viene utilizzato nei sistemi di condizionamento dell’aria e di essiccazione industriale (così come il bromuro di litio). Lo stearato di litio è utilizzato come lubrificante per tutti gli usi e per le alte temperature. Il carbonato di litio è utilizzato nei farmaci per il trattamento della depressione maniacale, anche se la sua azione sul cervello non è ancora del tutto chiara. L’idruro di litio è utilizzato come mezzo per immagazzinare l’idrogeno da utilizzare come carburante.
La transizione ecologica pone sfide strutturali all’industria dell’energia. Tra le varie declinazioni c’è quella legata alla mobilità, che si prefigge un passaggio dalle auto con motore endotermico verso quelle elettriche. In questo senso il litio è l’oro dei prossimi decenni. La domanda di questo elemento fondamentale per la costruzione di batterie entro la fine del decennio passerà da 600.000 a 2.400.000 tonnellate.